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La galeria Infeld

Location: DOBRIGNO, N 45 07.818, E 14 36.217

Una delle principali attrazioni della Dobrigno dei primi anni del XX secolo era senz’altro la casa dell’uomo di mare Franjo Vušković. Dall’esterno attraeva per lo stile costruttivo e la sua bella facciata variopinta, mentre dal suo interno giungevano suoni che amplificavano l’impressione complessiva dell’edificio: si trattava di un mix di musica prodotta da un grammofono ed il verso del pappagallo che Franjo Vušković portò con sé da uno dei suoi viaggi. Novant’anni più tardi, Peter Infeld, uno dei maggiori collezionisti d’arte del mondo, ha restituito alla facciata della casa il suo aspetto originario, ampliando i suoi interni sino ad oltre 400 mq. Grazie alla buon’anima d’Infeld, la “dama di Dobrigno” ammalia ancora con la sua bellezza ed attrae un numero sempre crescente di visitatori.

Il museo d’arte sacra

Location: DOBRIGNO, N 45 07.828, E 14 36.201

Chi o che cosa lega Dobrigno a Londra? Risposta: il celebre pittore Paolo Veneziano. Il suo paliotto “Incoronazione della Vergine Maria”, capolavoro del XIV secolo d’inestimabile valore e sotto tutela delle Belle Arti, è l’opera più preziosa della collezione d’arte sacra allestita in seno alla canonica della chiesa parrocchiale. Identico paliotto del medesimo artista è custodito nel museo londinese “Victoria and Albert”. Oltre al paliotto (ritrovato per puro caso dopo che per secoli aveva fatto da “zerbino” davanti all’uscio di una casa del luogo), la collezione di Dobrigno custodisce anche antiche iscrizioni in glagolitico, il reliquiario di sant’Ursula ed una curiosità – un crocifisso da processione il quale su una faccia mostra l’immagine di Gesù in croce, e sull’altra quella della Beata Vergine Maria!

La collezione etnografica

Location: DOBRIGNO, N 45 07.859, E 14 36.206

Per secoli Dobrigno è stata sede di ben sette tra chiese e cappelle. Là dove un tempo c’era la chiesa di S. Lorenzo (Sv. Lovre), oggi possiamo ammirare una bella collezione etnografica allestita dalla famiglia Barbalić. Di generazione in generazione, i Barbalić ci hanno tramandato prove tangibili della vita di Dobrigno e dintorni, e tante storie su alcuni illustri personaggi importanti per quest’area. Da visitare e tenere a mente!

Il museo etnografico

Location: DOBRIGNO, N 45 07.815, E 14 36.231

Si chiamava Ivo Sučić ed era riuscito a mettere insieme due sue grandi passioni: il giornalismo e l’insegnamento. Grazie alla sua abilità è riuscito a strappare un’intervista a Charles Lindberg, grazie al suo sapere ha fondato una scuola per lingue straniere a Zagabria. Il suo terzo amore era Dobrigno, a cui ha lasciato la sua casa natale. I Dobrignani, raccogliendo svariati oggetti per tutta l’isola, hanno trasformato casa Sučić in una delle maggiori collezioni etnografiche di tutta la Croazia – in una collezione che evoca il passato, nobilita il presente e ammonisce sulle insidie del futuro.

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